Il silo per la lavorazione degli inerti è da diversi anni non più in funzione ed è un grave degrado ambientale per tutta l'alta Centovalli
- Il silo in questione è stato costruito nel 1974 dalla ditta Raim S.A. ed in seguito fallita nel 1994. La relativa concessione per l'estrazione degli inerti dal fiume Melezza (laghetto artificiale di Palagnedra) è stata concessa alle ditte Aurelio Ramazzi rispettivemente alla ARC pure falliti.
- La cessazione dell'attività è stata dichiarata nel 1992 a seguito del fallimento.
- Nel 1996 tutta la proprietà è stata venduta al pubblico incanto, all'esiguo prezzo di fr. 100'000.- alla ditta Silo Melezza S.A. di Losone.
- A partire dal 1992 il silo in questione è fuori uso in quanto, l'attuale proprietario ha preferito prelevare gli inerti direttamente dal greto del fiume (laghetto) e trasportarli, con grossi automezzi, direttamente al silo di Losone per la relativa lavorazione.
- Considerato che questo impianto è da oltre 15 anni che è fermo, sta diventando sempre più deteriorabile e potrebbe diventare pericoloso e provocare un grave impatto ambientale.
- Certo che, per l'alta Centovalli, tollerare ancora questa situazione non è più sostenibile.
- Nel 1997 il gruppo "Rispettiamo le Centovalli" si era già intrapreso in questa questione ma purtroppo senza esito.
- Indipendentemente se il Parco nazionale del locarnese si realizzerà o meno, occorre già sin d'ora iniziare le trattative sia con il proprietario, il Municipio di Borgnone, il Dip. dell'Ambiente e le varie Associazioni ambientaliste, ecc. a collaborare e a trovare delle soluzioni affinchè questo impianto venga al più presto demolito.
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